Corriere della Sera 06 gennaio 2014
Shiatsu: la certificazione per gli operatori
La preparazione prevede corsi di almeno tre anni, con esame finale.
Nel corso degli anni, in Italia, la mancanza di una
regolamentazione del settore dello shiatsu ha fatto sì che si creasse una vera
e propria galassia di decine di migliaia di operatori della disciplina, tra cui
non mancano gli improvvisati e gli «abusivi», generando anche pericolose zone
d’ombra e soprattutto molta confusione tra i fruitori del metodo. Tanto che le
principali associazioni si sono aggregate formando la Federazione italiana
shiatsu (Fisieo), l’Associazione professionale operatori shiatsu e Discipline
bionaturali (Apos-Dbn) e il Collegio operatori shiatsu (Cos) con lo scopo di
arrivare a un inquadramento giuridico del settore. «Grazie alla legge 4 varata
nel gennaio scorso, ora abbiamo lo status di liberi professionisti - spiega
Pierluigi Duina, presidente di Apos - e, una volta iscritti al ministero dello
Sviluppo economico, potremo rilasciare ai nostri associati un’attestazione che
tutelerà sia noi che gli utenti».
DIPLOMA - La nuova normativa non fa altro che sancire ciò
che le principali associazioni hanno già stabilito in via di
autoregolamentazione. «Prima, però, giocavamo in casa tra di noi - dice Attilio
Alioli, presidente dell’Accademia italiana shiatsu do -. Adesso abbiamo anche
un ruolo “istituzionale” e dobbiamo dimostrare di avere tutto quello che serve:
dal codice deontologico, alla copertura assicurativa, dalla formazione continua
all’aggiornamento professionale degli operatori». Lo shiatsu difficilmente può
fare danni, assicurano gli operatori stessi. Meglio però rivolgersi a persone
formate e certificate. Si calcola che oggi in Italia ci siano 7mila operatori
shiatsu professionali e ben 21mila operatori «non ufficiali». Per diventare
operatori professionisti - e non amatoriali - occorre diplomarsi.
CORSI DI TRE ANNI - «Le scuole serie - precisa Dorotea
Carbonara, presidente della Fisieo - propongono corsi che durano non meno di
tre anni, con 750 ore di lezione. Bisogna poi sostenere un esame finale e, per
chi vuole, un altro esame per l’iscrizione al Registro italiano operatori
shiatsu della nostra Federazione. Questa iscrizione tuttavia non è
obbligatoria». Quanto può costare una seduta di shiatsu? Non esiste un
tariffario unico, ma in media dai 40 ai 60 euro. Con punte al ribasso e al
rialzo tra i 20 e i 200 euro. Ma è sempre bene essere utenti «accorti».
© RIPRODUZIONE RISERVATA